(Venezia, 15 settembre 1254 – Venezia, 8 gennaio 1324)
Cosa ci ha lasciato Marco Polo? Cosa ha inventato? Chi era? Perché è storicamente famoso? Basterebbe leggere un libro in particolare, il primo libro di viaggi scritto nel medioevo. Da li il mistero si dipana.
La fama di Marco Polo sta nel lungo viaggio e nella lunga permanenza in Oriente soprattutto in Cina l’allora Catai.
Era un commerciante veneziano che si fece invogliare dal padre e dallo zio a diventare si, un commerciante, ma all’estero. Arrivò in oriente e creò diversi mercati durante il viaggio. Arrivato in Cina grazie alle sue abilità di mercante e di amministratore, gli vennero concessi privilegi, fece missioni in terre sconosciute conoscendo diverse culture. Era un amministratore, un ispettore e ambasciatore di Stato grazie al suo impegno.
Stette via più di 20 anni e venne imprigionato nel viaggio di ritorno dai Genovesi.
In prigione conosce un letterato a cui raccontò tutte le sue avventure dando vita al primo libro che parlava di viaggi : “Il milione” o ” Libro delle meraviglie”. Questo è il suo lascito all’umanità, un libro di viaggi ma anche un documento che ci ha fatto conoscere l’oriente nel medioevo e la mentalità mercantile italiana dell’epoca.
Incredibile, mille avventure, mille pericoli ma anche erudizione; il merito di ricevere titoli nobiliari grazie alle sue abilità lavorative e di uomo e tornare a casa per finire in prigione!
Fortunatamente “Il Milione” riscatta tutto questo ma Marco muore a 70 anni a Venezia in miseria. Sarà un’ingiustizia, ma certamente visse una vita piena, bella che ha corrisposto appieno alla sua sete di curiosità e di imparare lasciando si posteri un documento preziosissimo. Era conosciuto come “il Viaggiatore” ma in modo differente da altri, non essendo un artista o un inventore, ci ha lasciato diversamente “la conoscenza”.
Per emozionarci, percorriamo La Via della Seta grazie a “Il Milione”, grazie a Marco Polo!
Esperienze che si potranno rivivere alla mostra didattica sensoriale olfattiva MARCO POLO – LA VIA DELLA SETA
Il resto è scritto ne Il Milione…